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Dizion. 4° Ed. .
ACQUERELLO.
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ACQUERELLO.
Definiz: | Bevanda fatta d'acqua, messa in sulle vinacce, cavatone prima il vino, altrimenti detto Vinello.
Lat. lora. Gr. δευτερίας. |
Esempio: | Cr. 4. 23. 3. Secondo, che questo vino mischiato, che è chiamato acquerello,
migliore, o peggiore s'ama. |
Esempio: | Pataff. E ricordossi il mosto, e l'acquerello. |
Esempio: | Burch. A dir che vo' vogliate pur ch'i buoi Conoscan l'acquerel dal mosto cotto.
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Esempio: | Dav. Colt. 160. Non pigiar più la vinaccia per niente, ma favvi sopra un buono
acquerello. |
Definiz: | §. I. Acquerello chiamano anche i dipintori i lor colori annacquati, co' quali usano toccare i disegni. |
Esempio: | Raff. Borgh. rip. 138. Adombrare con acquerello, che si fa mettendo due gocciole
d'inchiostro in tant'acqua, quanta starebbe in un guscio di noce. |
Esempio: | Car. lett. 2. 1. L'altro (disegno) schizzato d'acquerelli è d'un uomo
da bene, che non si cura d'esser nominato. |
Definiz: | §. II. Andarne il mosto, e l'acquerello, dicesi quando per fare qualche guadagno, od utile, si
manda il tutto in rovina. |
Esempio: | Malm. 11. 43. Non più il vino stillando, ma il cervello, Per mettervi poi il mosto,
e l'acquerello. |
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